Presentazione :

L’Aeroporto di Villanova d’Albenga, in Liguria, occupa una posizione strategica trovandosi a pochi km dalle più rinomate località turistiche del Ponente Ligure: Sanremo, Alassio, Laigueglia, Diano Marina, Albenga, Loano, Finale Ligure. Facilmente raggiungibile è anche la Costa Azzurra; si può arrivare a Montecarlo, Nizza, Antibes, Cannes con appena un’ora di auto. Elegante, funzionale e senza burocrazia ogni giorno incrementa il suo traffico.

L’aeroporto “Clemente Panero”, in provincia di Savona, è stato aperto nel 1922 e la sua pista di volo fu la prima, nel 1937, ad essere realizzata con pavimentazione classica in makadam. Nel suo insieme, occupa un’area di circa 97 ettari e sorge al limite nord occidentale della pianura albenganese.

L’aeroporto è aperto al traffico internazionale e la società che gestisce lo scalo opera anche per la distribuzione del carburante.

Il servizio antincendio è svolto da personale e da mezzi della società di gestione. L’aeroporto è dotato di tutti gli equipaggiamenti di soccorso e antincendio.

L’Aero Club situato al termine delle vie di rullaggio effettua assistenza ai soci e piloti di tutti gli Aero Club italiani ed esteri. Dispone di pronta consultazione  di manuali, Jeppesen, Bottlang, A.I.P e Meteosat. E’ aperto tutto l’anno, festività comprese. L’officina, in caso di necessità, opera per tutti gli utenti aeroportuali.

In aeroporto è disponibile, su richiesta, una flotta di elicotteri che effettua, oltre ad altri servizi,  il collegamento porta a porta con aereotaxi e per qualsiasi destinazione.

Storia :

L’Aeroporto venne aperto alle attività aviatorie nel 1922 come campo di volo intitolato alla memoria della medaglia d’oro Clemente Panero, sergente osservatore caduto durante la guerra 1915-1918.

La pista, costituita da una striscia di terreno erboso compatto misurava 900 metri ed era delimitata ai due lati da coni metallici arancione ed orientata sud-est/nord-ovest. La pista di volo in makadam venne costruita nel 1937 e fu la prima costruita in Italia con pavimentazione elastica; venne orientata est-ovest per 100°-280 e misurava m. 1016 * 60. Dal 1937 e fino alla fine del della seconda guerra mondiale, l’aeroporto venne utilizzato come base militare sede del Comando della 119° Squadriglia di ricognizione.

Nel 1944-1945 venne completamente distrutto dalle truppe tedesche in ritirata e l’opera di ricostruzione, sia pure con mezzi limitati, venne iniziata nel 1946. La pista di volo venne allungata da da 1016 metri a 1140 metri e completata la pista di rullaggio di m: 800 * 20 collegante la testata 10 con il piazzale di sosta aeromobili.  Fra il 1959 e il 1960 la pista raggiunse l’attuale lunghezza di 1560 metri.

L’aeroporto nel suo insieme occupa un’area di circa 97 ettari e sorge al limite nord-occidentale della pianura albenganese, nel territorio di Villanova d’Albenga.

Negli annali dell’aeroporto vanno riportati alcuni fatti di rilievo afferenti la storia della ripresa aviatoria. Si è detto, come la pista di volo realizzata nel 1937 fu la prima ad essere in pavimentazione elastica in makadam costruita in Italia, ma altri fatti hanno rilevanza. Infatti, il 15 aprile 1947, il volo Roma Ciampino – Villanova d’Albenga segnava la ripresa ufficiale dell’attività commerciale dopo l’armistizio, avendo come passeggeri l’allora Ministro On. Brusasca e il Sottosegretario On. Pelle. Nel 1948 iniziava la propria attività sull’aeroporto il primo Consorzio dei Fiori, costituito nel 1947, avente lo scopo di trasformare l’aeroporto da militare a civile e gestirlo a fini commerciali per il movimento turistico e l’esportazione dei fiori e dei prodotti agricoli. Nello stesso anno riprendevano le attività industriali e i voli prova della Società aeronautica Piaggio e avveniva la ricostruzione dell’Aeroclub Savona.

IL 9 gennaio 1950, tenendosi a Genova il Convegno Interregionale per gli aeroporti dell’Alta Italia, l’Aeroporto di Villanova d’Albenga torna ad essere d’attualità con la presentazione di una richiesta di potenziamento delle infrastrutture (solo nel 1959/1960 sarà provveduto ad allungare la pista a m. 1560) e il 20 settembre 195 nel corso dei lavori del 2° Convegno sull’Aviazione Civile, la Confederazione Italiana, sottolineata l’importanza per l’economia rivierasca, presenta un’istanza tendente all’istituzione di servizi regolari fra l’aeroporto di Villanova d’Albenga e quelli della  Germania, Danimarca e Svezia, e fra il detto aeroporto e quelli di Milano e Roma per il trasporto dei fiori freschi recisi ed in via subordinata lo stazionamento di un aereo (si trattava allora di un C.47 ovvero DC.3) pronto per imbarcare detti fiori e prodotti ortofrutticoli per una qualsiasi destinazione, entro i confini nazionali o per il Nord-Europa.